martedì 11 febbraio 2014

Nasce un bimbo, nasce una mamma

"I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta."  Antoine De Saint Exupéry, Il Piccolo Principe
Ogni neomamma sviluppa un assetto mentale fondamentalmente diverso ad quello che aveva in precedenza ed entra in un campo dell’esperienza sconosciuto alle non-madri. Non contano le motivazioni, le vulnerabilità, le reazioni emotive avute in passato: quando diventa madre, ogni donna agirà a partire da un assetto totalmente nuovo. Dopo aver sospinto ai margini la vita mentale preesistente, l’assetto materno andrà a occupare con forza l’area centrale della sua vita interiore e le imprimerà un carattere del tutto diverso. E’ la nascita di una madre.
Una mediazione saggia, allora, sarà quella che passi attraverso il contatto pelle a pelle che aiuterà la mamma, aiuterà il neonato, tenendosi il bambino vicino al proprio corpo con i marsupiotti o le fasce, proprio come usano le mamme africane i cui bambini hanno disturbi del sonno, del comportamento e dell’umore con un’incidenza notevolmente più bassa della nostra popolazione europea. E poi lasciandoli dormire con sé la notte almeno per i primi tre anni. Affermazioni che oggi vengono dal mondo scientifico e che confermano quanto forse da anni ci sembrava chiaro col cuore. Chiaro che la base emotiva di quel bambino, la sua identità profonda, la sua capacità di fidarsi dell’amore e degli altri sarà consolidata nelle fondamenta.
D.N. Stern N. Bruschweiler-Stern, Nascita di una madre.

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